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Oltrepò Pavese

Per descrivere l’Oltrepò mi affido al grande Gianni Brera
Fin dalla prima infanzia i limiti del mio cielo
“Guardo ogni volta commosso le coline pavesi, che sono il mio dolce orizzonte di pampini.
La terra padana si ondula come un immenso mare sfrangiato in profili a me familiari fin dall’infanzia.
Le onde sono di intenso verde e via via si fanno violette azzurre celesti fino a confondersi appunto con il cielo.
La Rocca di Stradella è una frondosa prua, un cassero, un’altana affacciata alla valle. Occhieggia oltre la Rocca il costone di Canneto. Si stempera in fondali più azzurri la cresta di Montalto. Un albero antico, forse una quercia, segnala meno lontano il campanile di Montù Beccarla. Zenevredo è poco più in basso. La linea verde continua sui greppi di Bosnasco, si rompe e ricompone a San Damiano, sfuma nel tenue azzurro a Rovesciala. A destra della Rocca stradellina indovino e non vedo il maniero degli Isimbardi sopra Santa Giuletta, e più oltre Casteggio, le quinte motose di Calvignano, ancora a est, e Rocca de Giorgi, bellissima, e giù per il greto del Versa, invisibile, Santa Maria.
Le colline emergono roride fuori dai bassi vapori di aprile. Lunghe trecce di filari ne compongono le strane e pur simmetriche pettinature. La vite è di un tenero verde a primavera: il grano di un verde metallico, quasi azzurrino. Poi si disegnano i riquadri ocracei ed è la mietitura. I temporali dilavano l’aria. Le colline si laccano talora di colori brillanti. Qualche costone è fatto calvo dal sole. Come le argille nude mettono sete, viene la vendemmia e i pampini arrossano ai primi brividi d’autunno. Macchie di querce e castagni oppongono terre bruciate, verdi marci, sontuose ocre gialle. E quando il gran soffio del fiume dirada la nebbia, appaiono i dossi bianchi delle colline sorpese dalla neve: ma spesso vi brilla il sole. Le acque dei nostri fiumi sono sinistramente gelide e mettono voglia di stufa. Le colline invece dilatano il respiro, sono imminenti e lontane, familiari e pur favolose.
E il vino è la loro sintesi arcana.
 
 
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